Fattura Elettronica: Domande e risposte

Fattura Elettronica: Domande e risposte

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Il momento dell’operazione

In un’azienda che si occupa di appalti di servizi, regolati da contratti continuativi, e che solitamente fattura ogni fine mese per i servizi erogati nel periodo relativo, il momento di effettuazione dell’operazione, essendo continuativo il servizio, può essere considerato il pagamento che è sempre posticipato? Inoltre, emettendo la fattura al 31 del mese, devo inviarla entro la mezzanotte di quel giorno o posso utilizzare i 10 giorni per l’invio?

Anche per l’azienda che effettua servizi continuativi, resi a clienti stabiliti in Italia, il momento di effettuazione dell’operazione ai fini Iva coincide con il pagamento del corrispettivo.

L’emissione della fattura prima del pagamento anticipa, però, il momento di effettuazione comportando l’obbligo del versamento dell’Iva.

La fattura immediata con data 31 può essere trasmessa allo Sdi entro 10 giorni.

Se si tratta di fattura differita, con documento di trasporto, il termine di trasmissione scade il 15 del mese successivo.

ll codice articolo

Volendo inserire nella fattura elettronica il nostro codice articolo per facilitare al cliente l’interpretazione del documento ricevuto, possiamo usare i campi 2.2.1.3.1 “CodiceTipo” e 2.2.1.3.2 “CodiceValore” delle specifiche tecniche?

La sezione 2.2.1.3 “CodiceArticolo”, comprensiva dei campi “Codice Tipo” e “CodiceValore”, aveva già suscitato qualche dubbio in passato in riferimento alla fattura elettronica emessa nei confronti della pubblica amministrazione in ragione del fatto che non tutte le aziende usano tipologie di codifica standard e riconosciute come TARIC, CPV, EAN, SSC (…), previste espressamente a titolo esemplificativo anche dalle specifiche tecniche allegate al provvedimento direttoriale del 30 aprile 2018.

Tuttavia, nel documento “Suggerimenti per la compilazione della FatturaPA versione 1.5”, aggiornato al 1° luglio 2017 e pubblicato sul sito dell’agenzia delle Entrate www.fatturapa.gov.it, si legge espressamente che è possibile valorizzare il campo “CodiceTipo” anche con le voci come “Codice art. cliente” o “Codice art. fornitore”. Pertanto, se si fa riferimento a tale criterio di valorizzazione e si considera lo stesso valevole anche per le fatture emesse nei confronti dei privati, il fornitore potrebbe facilmente inserire il proprio codice articolo al fine di agevolare il cliente nella lettura del documento ricevuto.

Gli esonerati

I soggetti esonerati (contribuenti “minimi”, in regime forfettario) dall’obbligo di fatturazione elettronica devono conservare le fatture ricevute in modalità elettronica? Se si, è possibile registrare – sul sito “Fatture e corrispettivi” – per questi soggetti un indirizzo telematico corrispondente ad un codice destinatario, reso disponibile da un intermediario alla ricezione e conservazione?

L’agenzia delle Entrate nel corso del videoforum del 12 novembre si è espressa a favore della possibilità per i soggetti minimi e forfettari di conservare le fatture elettroniche in modalità diversa da quella elettronica, chiarendo che non sussiste l’obbligo. Si evidenzia, tuttavia, che l’articolo 39 del Dpr 633/1972 stabilisce, diversamente, che le fatture elettroniche devono essere conservate elettronicamente.

Si suggerisce pertanto di attendere l’ufficialità del chiarimento fornito. Per quanto riguarda l’indirizzo telematico, esso è un indirizzo utilizzabile solamente per il recapito delle fatture elettroniche, non valido quindi ai fini della conservazione.

Per i soggetti aderenti a regimi agevolati che intendano utilizzare i servizi dell’Agenzia, aderendo all’Accordo di servizio di conservazione gratuito tutte le fatture elettroniche e le note di variazione emesse e ricevute attraverso il Sistema di interscambio saranno portate automaticamente in conservazione elettronica.